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venerdì 15 maggio 2015

Il suolo di Bologna /Bologna's ground

C'è chi gira col naso all'aria, io giro col naso a terra e a volte trovo dettagli che mi appassionano.
L'immagine di una città è fatta di tante cose: il suolo è una di queste.
Some look at the sky, I stare at the ground and sometimes I see jewels.
The image of the city is made by many different things; ground is among them.

La prima cosa che viene in mente pensando a Bologna sono i portici. Sono un carattere distintivo delle strade del centro storico e hanno significato molto anche nella pavimentazione: prima che l'asfalto - o macadam - fosse comune la pavimentazioni stradali raramente avevano una buona qualità, ma il portico, così simile a un corridoio privato, dava possibilità di sbizzarirsi.
First thing about Bologna is its porticoes. They are a distinctive character of old town streets and they have meant a lot about pavings: before asphalt - or macadam - was common, street pavings were seldomly good, but porticoes, so similar to private halls, gave a chance to unleash imagination.
portico di via Montegrappa
In questo caso una pavimentazione degna di un palazzo signorile, posta sotto un portico di via Montegrappa, offre l'estro a una lezione improvvisata di paleontologia.
This sample is from a portico in via Montegrappa, it would look great in a palace and gives passersby a chance to have a lesson in paleontology.

via Rizzoli
La maggior parte delle strade hanno carreggiate asfaltate e marciapiedi in pietra, ma alcune strade del centro storico hanno tratti in granito rosso.
Most streets are paved in asphalt with sidewalks of stone, but some streets in downtown are partially covered by red granite.
via Caprarie
Una delle strade del centro storico si finge hollywood e dedica una stella a ogni jazzista che ha onorato la città con un concerto. Non è un'idea molto originale, ma è comunque apprezzabile.
A street downtown pretends to be a Walk of Fame, placing a star for each jazzman who played in town. It is not an original idea, yet it is pretty nice.
via Parigi
Questa stradina in centro città mostra un bell'uso della pavimentazione in blocchetti di pietra: un percorso in grigio, protetto, lega i portici, a destra la carreggiata ha lo stesso materiale della piazzetta a sinistra, ma una diversa disposizione, per rimarcare il diverso uso.
This narrow road in the oldest part of the town display a nice use of stone brick: a grey protected path links the porticoes, on the right the carriage way has the same material than the little square on the left, but a different pattern, to mark the different use.
Via Rizzoli
Uno dei fattori da considerare nella pavimentazione è anche l'inserimento di dispositivi che aiutino le persone con disabilità a muoversi. In questa strada del centro storico l'elemento tattile per non vedenti è realizzato in pietra, in modo da armonizzarsi col resto del marciapiede.
Paving should help disabled persons move freely. Here, in the main street of old town, blind path is made in stone, as the sidewalk.
Via Marconi
Una soluzione più economica ma veloce è questa guida in plastica, applicata a una strada storica ma meno rappresentativa.
This plastic blind path is a cheap but easy solution, applied in a busy street in the old town.

Via Matteotti
Un'altra guida in plastica, particolarmente brutta e molto scivolosa in caso di pioggia. Questa strada fa parte della periferia storica.
Another plastic blind path, terribly ugly and very slippery under the rain. This street is in the historical suburb.
via Ugo Bassi/via San Gervasio
Un attraversamento perdonale realizzato a mosaico. Non tutti sono altrettanto belli, purtroppo.
A pedestrian crossing made by mosaic. Not all the crossing are so nice, unfortunately.

piazza XX settembre
Il centro storico è circondato da un viale che corrisponde alle vecchie mura di difesa; le mura sono state eliminate e oggi ne rimangono solo le porte. Porta Galliera, a sinistra nella foto, era una delle porte principali, tutt'ora è un punto importante della città, poichè è la porta più vicina alla stazione ferroviaria e quindi segna l'ingresso al centro storico più usato da chi arriva in città col treno.
La strada ha una pavimentazione in sanpietrini; una fascia di ciottoli disegna l'ingombro  delle antiche mura.
Historical downtown is encircled by a large arterial street built on the old defense wall; the wall has been removed and nowadays only the doors remain. Porta Galliera, on the left in the photo, was one of the main doors, and it is still a main point, because is the nearest to the railway station and so it is the main entrance to the old town for train travellers.
Street is paved by cobblestones; a band of pebbles draws the old wall's footprint.


giovedì 12 marzo 2015

Una ciclabile abusiva/An illegal cycle lane

Domenica 30 novembre 2014, un gruppo di cittadini romani ha dipinto una ciclabile nel tunnel di Santa Bibiana a.k.a. traforo di San Lorenzo. Si tratta di una infrastruttura necessaria al collegamento dei quartieri Esquilino e San Lorenzo, divisi dal fascio dei binari della stazione Roma Termini come si vede da questa immagine:
(qui un'analisi più approfondita della situazione e dell'area).
Il giorno successivo una squadra del Comune era già al lavoro per rimuovere l'intervento.

Sunday 30th november 2014 some residents of Rome painted a cycle lane in Santa Bibiana tunnel a.k.a. San Lorenzo underpass. This tunnel connects Esquilino and San Lorenzo districts, that are separated by railways of main Rome railway - Roma Termini - as shown in the picture above. (A better analysis of the area is available here, italian text only).
The following day, some workers were dispatched by city council to remove the bike lane.

Prima/Before                                                    Durante/While                                         Dopo/After

(le prime due immagini vengono da qui, la foto a destra invece da qua).
(first two pictures from here, picture on the right from there).

Come si è arrivati a questo? Da tempo i residenti chiedevano la realizzazione di una corsia ciclabile; il tunnel è attualmente un senso unico, con una carreggiata di 9 mt., sono presenti due marciapiedi molto stretti, protetti da ringhiere. L'amministrazione comunale non ha fatto nessun seguito alle richieste.
Perciò una domenica una decina di residenti ha lavorato per circa tre quarti d'ora e con 140 € di spesa ha realizzato la ciclabile. Da notare la posa di bottiglie dipinte in bianco per proteggere la vernice durante l'asciugatura. I volontari hanno disegnato anche la linea di mezzeria, che non era presente e che rendeva la carreggiata pericolosa.
Ai lavori ha assistito anche un giornalista di Repubblica, dandone atto.
Al termine del lavoro, i volontari hanno affisso una rivendicazione anonima del proprio operato:


What has happened? For long inhabitants have asked for a cycle lane; the underpass is a one-way 9 mt wide carriageway, with narrow sidewalks, protected by fences. City council took time and did not face the problem.
So on  sunday about ten activists worked for almost 45 minutes and by spending 140€ on equipment  they painted the lane. The white painted bottles are placed to protect the paint while drying. Volunteers painted the center line, mandatory according to italian law but forgotten in this road.
A journalist of 'La Repubblica' was present, you can see his article here. You can find a brief article here, in english.
As the job was done, activists had left an anonymous letter to claim their doing:
(immagine presa qui)
(photo from here)

Il giorno successivo, un gruppo di operai era al lavoro per eliminare l'intervento. Ma a causa dell'insufficiente rimozione, e soprattutto a causa della grande quantità di spazio disponibile, gli automobilisti sembrano rispettare la ciclabile abusiva.
Il Comune aveva comunicato che il 12 gennaio sarebbero iniziati i lavori per la ciclabile, ma senza nessun risultato reale; perciò l'8 febbraio 2015 qualcuno ha ridipinto la ciclabile, come documentato qui.


The following day a group of workers erased the lane. But for their work was not accurate enough and the carriageway so wide, it seems as car drivers are keen to not cross the illegal cycle lane.
City council declared the work for the bike lane to start on 12th january, but nothing was done; so, on 8th february 2015, someone painted the cycle lane, again, as told here.


Santa Bibiana - protettrice delle ciclabili popolari
Saint Bibiana - patron saint of the bottom-up cycle lanes

venerdì 30 gennaio 2015

Farsi la ciclabile, educatamente / DIY bike lane, the polite way

Questo post è la traduzione di questo post, tradotto col gentile permesso dell' autore, Tom Fucoloro

This post is the translation of this post and that post, so no english text this time :)

"Un gruppo di guerrilla per la sicurezza ciclabile installa 'educatamente' dei dissuasori sulla ciclabile di Cherry Street

Un educatissimo gruppo di attivisti anonimi, interessati alla sicurezza stradale, armati di 350$ di paletti di plastica riflettente ha trasformato la ciclabile di Cherry Street sotto la I-5 da corsia dipinta a ciclabile protetta lunedì mattina (1 aprile 2013).
Il gruppo - che si definisce Reasonably Polite Seattleites (Abitanti di Seattle 
Ragionevolmente Cortesi) - voleva mandare un messaggio su quanto facile e conveniente possa essere usare questo metodo per rendere le ciclabili più sicure in tutta la città. Per rendere più evidente la loro gentilezza, hanno attaccato i pali con una pellicola adesiva per una rimozione più semplice, secondo una loro mail inviata a SDOT (Seattle Department of Transportation, analogo all'Assessorato ai Trasporti) e a Seattle Bike Blog.
La città li ha rimossi, ma ha risposto con un'egualmente cortese mail ringraziando per aver mandato un messaggio sulla sicurezza, scusandosi per la rimozione obbligatoria e addirittura offrendosi di restituire i paletti. Di seguito le educatissime mail, iniziando dal gruppo Reasonably Polite Seattleites:

Tom, sono un avido lettore del tuo blog e un avido ciclista. Siamo stati a diversi meeting assieme, ma non credo che ci siamo mai presentati. Ti mando questa mail perchè questa mattina io e un amico abbiamo installato una fila di paletti di plastica lungo la corsia ciclabile sulla Cherry Street sotto la I-5. Ti mando un paio di foto. A New York, Washington, D.C., Chicago, San Francisco, Portland, gli assessorati ai trasporti normalmente li installano, per rallentare il traffico al limite previsto e dare qualche protezione ai ciclisti. Ci si potrebbe chiedere, molto ragionevolmente, come fa un pezzo di plastica a buon mercato a proteggermi da un guidatore distratto o ubriaco su due tonnellate di SUV? In base alla mia esperienza in altre città 1) riducono la velocità dei veicoli facendo sembrare più stretta la strada (senza effettivamente restringerla); 2) è sostanzialmente un sistema di avvertimento per il conducente ubriaco o distratto; se ne tira giù uno, probabilmente rallenterà, riducendo la possibilità di colpire un pedone o un ciclista. Questa fila costa circa 350 $ in materiale e ci sono voluti davvero 10 minuti per installarla (onestamente, poichè la centrale della Polizia di Seattle è dall'altra parte della strada, ci siamo sbrigati). SDOT forse contesterà la manutenzione costosa, o la difficoltà nel pulire la strada, ecc. Sono argomenti ragionevoli, ma Chicago, D.C., San Francisco hanno affrontato e superato queste difficoltà.
Abbiamo scelto questo isolato in modo arbitrario, di certo non ci piace andarci in bici, sebbene la pista sia abbastanza nuova, la auto sfrecciano accanto, accelerando per la collina vicina o per entrare nella I-5. Il piano è inclinato, perciò le bici vanno piano: mentre le auto accelerano a 70 km/h, noi andiamo a 6-8 km/h. Ma certo non è l'infrastruttura ciclabile peggiore a Seattle. La nostra intenzione era semplicemente di dimostrare come un piccolissimo investimento di tempo e denaro da parte dello SDOT possa trasformare una ciclabile marginale, sotto utilizzata e pericolosa in una struttura sicura per auto, pedoni e ciclisti. (Non è retorica; come certo sai, gli investimenti della città di New York per strutture pedonali e ciclistiche hanno portato al più basso numero di investimenti per infrastrutture per il traffico motorizzato, non per abitante, ma come cifre assolute, nonostante la crescita esponenziale di popolazione; in altre parole, questi impianti rendono le strade più sicure per tutti non solo per pedoni e ciclisti.)
Speriamo che il nuovo piano ciclistico, che attualmente include 220 km di piste ciclabili, sarà realizzato, anche se siamo comprensibilmente scettici. Mentre aspettiamo, molte soluzioni ovvie, convenienti e relativamente non controverse esistono, come abbiamo cercato di dimostrare qui. Speriamo che il sindaco McGinn sfrutterà queste opportunità. Speriamo di non dover spendere i nostri soldi, rischiando di essere arrestati, in misure di moderazione del traffico ovvie e non intrusive, per poterci sentire sicuri andando in bici in città.
P.S. Poiché siamo cittadini gentili (anche se coinvolti in azioni di disobbedienza civile) abbiamo usato un dischetto adesivo, che è removibile, non resina epossidica, più duratura, ciò significa che il sindaco e lo SDOT possono togliere i pali senza sforzo, se così desiderano.

Due giorni dopo, il gruppo ha ricevuto una risposta ugualmente cortese da un ingegnere del traffico dello SDOT, che spiegava perché i paletti andavano rimossi (e offrendosi di restituirli):

Buongiorno, cittadini 
ragionevolmente educati,
grazie per averci indicato alcuni semplici modi per moderare il traffico e creare piste ciclabili che vi facciano sentire più sicuri nelle nostre strade. La vostra sensazione di disagio e insicurezza nell'usare una corsia solo dipinta accanto a una carreggiata con una grande mole di traffico veloce è il sentimento che sentiamo espresso da molti nostri residenti mentre aggiorniamo il nostro piano per la ciclabilità. Questo forte messaggio diretto a me e al mio staff, di pensare con più attenzione al disegno della infrastruttura e alla sua implementazione, lo abbiamo sentito forte e chiaro. Avete assolutamente ragione nel dire che ci sono modi semplici e poco costosi per rallentare il traffico, per aumentare il senso di protezione e fornire strutture ciclabili più gradevoli e che possano dare spazio a una più ampia fetta di popolazione ciclistica. Apprezzo molto che ve ne preoccupiate abbastanza da spendere soldi, tempo e rischio per mandare un messaggio a me e al mio staff. Il mio impegno con voi è fare del mio meglio per migliorare le strutture esistenti e installarne di nuove in modo più attento. Alcune saranno poco costose, come voi avete mostrato su Cherry Street, altre necessiteranno di più risorse.
I paletti che avete montato a Cherry Street saranno rimossi e mi dispiace. I paletti sono alti 91 cm. e sono più alti della maggior parte dei manubri di bicicletta. Un ciclista potrebbe urtarvi con una manopola, sarebbe un pericolo. La corsia ciclabile è larga 1,5 mt. La corsia carrabile è 3,35 mt. che è quanto il Dipartimento dei Trasporti ci ha concesso come riduzione della corsia. Cherry Street è al di sotto della superstrada ed è di proprietà statale, perciò ci serve il loro permesso per riconfigurare la strada. Se avessimo più spazio, potremmo installare dei piloni più bassi. Purtroppo non è questo il caso. Per favore fatemi sapere se desiderate riavere i paletti e dirò alla squadra di lasciarli in un posto sicuro in cui possiate recuperarli. Grazie ancora per la vostra meditata dimostrazione.
Sinceramente,
Dongho Chang
Ingegnere dei trasporti, Assessorato ai trasporti di Seattle"

Nei commenti al post di cui sopra, è partita una interessante discussione sul problema dei paletti, se siano una soluzione valida o no, quanto sia difficile pulire la ciclabile una volta installati i paletti, se sia più pericoloso cadere per aver colpito un paletto col manubrio o se sia più pericoloso essere colpiti da un'auto che sconfina nella ciclabile, se una ciclabile separata non renda troppo pericoloso affrontare l'incrocio, specie se il ciclista desidera svoltare a sinistra.
In particolare, il commentatore PJ fa notare che in Olanda si preferiscono paletti alti ai cordoli bassi, perché è più pericoloso colpire un ostacolo con un pedale che col manubrio.



La vicenda ha avuto un seguito (qui il post originale).

"La città ha registrato il consiglio fornito dal gruppo di attivisti e non solo ha installato paletti riflettenti ma ha anche esteso la ciclabile lungo la 7° Ave e Marion. L'ingegnere responsabile Chang ha installato i paletti fornendoli di uno spazio di sicurezza verso la ciclabile, per evitare urti coi manubri, e verso la carreggiata. Di seguito la mail con cui ing. Chang ha informato il gruppo di guerrilla urbanism e il Seattle Bike Blog:

Buongiorno, cittadini 
ragionevolmente educati,
ho buone notizie, lo SDOT ha collaborato col Dipartimento dei Trasporti statale per reinstallare la vostra ben pensata protezione su Cherry Street, I due enti hanno deciso per un monitoraggio della strada per decidere se siano necessari altri miglioramenti. Ne abbiamo approfittato per altri miglioramenti. Abbiamo installato una casa avanzata per la svolta a sinistra in due tempi sulla 7° avenue per i ciclisti che non si sentono abbastanza sicuri da svoltare nel traffico automobilistico, una nuova ciclabile sulla 7° tra Cherry e Marion, e una ciclabile su Marion tra 7° e 8° avenue."

mappa

mercoledì 28 gennaio 2015

In italiano 'guerrilla urbanism' si dice.../ Guerrilla urbanism, anyone?

In inglese il termine 'guerrilla urbanism' si riferisce a diverse pratiche di riuso e sviluppo dello spazio urbano basate sul coinvolgimento diretto di cittadini, residenti e fruitori. Non riesco a trovare una traduzione di questo termine in italiano. Una ricerca on line restituisce molti esempi di 'guerrilla urbanism' negli Stati Uniti, forse in altri paesi si preferisce un altro termine, o forse è un movimento, per ora, circoscritto al Nord America.

'Guerrilla urbanism' refers to reshaping urban realm through cooperation between citizens, designers and planners. I cannot define it in italian, I am not sure if a translation actually exist. A search on line gives many examples in USA, maybe in other countries a translation is used, or maybe this tecnique is only used in North America. I've found an interesting resource here, listing four types of actions.

Questo sito definisce quattro tipi di pratiche:
LABORATORIO O ATTIVITÁ DI PROGETTAZIONE: si tratta di gruppi di lavoro che coinvolgono cittadini e decisori nella realizzazione di piccoli interventi sullo spazio pubblico. Le strade vengono riconfigurate temporaneamente, per un solo giorno o un fine settimana, con attraversamenti e piste ciclabili dipinte con vernice non permanente; questo permette agli interessati di capire i benefici del progetto in discussione e capire come questo potrebbe influire sull'intera comunità. Tra i quattro è l'intervento di minor durata.

'Planning workshop or activity': check here for the original english text.

EVENTI E GIORNATE 'POP UP': si tratta di eventi simili a festival, in cui lo spazio pubblico viene modificato temporaneamente per permettere ai cittadini di vivere in modo diverso una strada o una piazza. Non si tratta di testare una soluzione definitiva, ma di dare un'immagine diversa di uno spazio. Da un punto di vista strategico, questi eventi permettono ai cittadini di vedere una città diversa, ad esempio con meno auto e più biciclette, o con un parcheggio trasformato in un salotto, aprendo la possibilità di un cambiamento più duraturo. Tra i quattro è l'intervento meno 'solido' in quanto agisce più sull'uso dello spazio che sulla sua forma.

'Pop up days and events': here the full text.

GUERRILLA URBANISM: si tratta di interventi autoprodotti. Singoli o gruppi si prendono la responsabilità di agire sullo spazio pubblico senza richiedere autorizzazioni, per risolvere un problema, per ragioni artistiche o d'impegno sociale e politico. Spesso appaiono in una notte e a volte nessuno se ne assume la responsabilità. Gli interventi spaziano da ciclabili, interventi di riqualificazione, inserimento di sedute e di indicazioni stradali. Tra i quattro è l'intervento meno strutturato e meno ufficiale.

'Guerrilla urbanism': english full text here.

SPAZI TEMPORANEI: si tratta di interventi temporanei di riqualificazione organizzati di solito dalle autorità in collaborazione coi cittadini. Sono spesso utilizzati per poter agire sullo spazio pubblico senza dover richiedere tutte le autorizzazioni necessarie, in quanto intervento temporaneo pensato come fase di test di un intervento più lungo e complesso. Consistono nel miglioramento e allargamento dello spazio pedonale, creando piazze e spazi verdi temporanei. Tra i quattro è l'intervento di più lunga durata, in quanto può durare anche un anno.

'Temporary people space': here is the original text.

In Italia esistono 'laboratori di urbanistica partecipata' in cui pianificatori e cittadini si incontrano per discutere un progetto urbanistico: spesso sono operazioni di marketing, in cui le autorità cittadine cercano di creare consenso attorno ad un progetto; a volte sono discussioni vere, proficue, che portano a variare il progetto secondo i desideri della cittadinanza. In entrambi i casi sono però discussioni, magari attorno ad un plastico, non interventi diretti sullo spazio pubblico.

In Italy the closest thing to a 'planning workshop' is 'laboratorio di urbanistica partecipata', a meeting where city council's planners show and explain urban project to citizens: these are often marketing events to convince people of the benefits of a project; sometimes the discussion brings to a improvement of the design to meet people needs. In both cases these events are meetings, talks around a model, not alterations of the public realm.

La cosa più simile agli 'eventi pop-up' sono le chiusure periodiche del traffico in una strada, magari al fine settimana o per eventi specifici.

The closest thing to 'pop-up events' is to close a street to vehicular traffic for a day, mainly on weekends or for festivals.

Gli interventi di 'guerrilla' sono rari, ma esistono, anche se fatico a trovare una definizione e quindi conosco pochi casi. La traduzione diretta suonerebbe come 'guerriglia urbanistica' ma il termine 'urbanistica' si applica a piani a scala urbana o almeno di quartiere, mentre gli interventi di cui si parla sono a scala molto più ridotta. Sono interventi di progetto urbano, quindi la traduzione dovrebbe suonare come 'guerriglia urbana' che però ha un significato specifico e molto diverso...

In Italy 'guerrilla urbanism' is rare, but it does exist, but, as I struggle to define it in italian culture, it is hard for me to find exemples. A translation might be  'guerriglia urbanistica' but the word 'urbanistica', in english 'planning', applies to plans about the whole town or a district, while 'guerrilla urbanism' acts at a much finer scale, the scale of urban design, in italian 'progetto urbano'. So the translation could be 'guerriglia urbana'. But  'guerriglia urbana' in italian is 'guerrilla warfare', quite a different concept...

lunedì 26 gennaio 2015

Tentativi di bilinguismo/Try a little bilingualism

Se volessi scrivere in due lingue, ad esempio italiano ed inglese, potrei memorizzare, tra le impostazioni del blog, un secondo stile di lingua, con diverso carattere e corretto controllo ortografico? Devo davvero impararmi il CSS?!
Facciamo così...

What if I want to write my blog in two languages, i.e. italian and english? Can I set two styles, with different fonts and different spelling checks? Do I really have to learn CSS?!
Tell you what...

martedì 21 gennaio 2014

Streaming da Geoscopio QGIS

... a futura memoria (visto che non mi ricordo mai niente)...
Prima di tutto va scaricato il file di istruzioni all'indirizzo Geoscopio
Cliccando prima 'Aggiungi layer WMS/WMTS' e poi 'Carica' si apre la seguente finestra di dialogo

da cui posso cliccare il file .xml precedentemente scaricato. Si apre l'elenco delle connessioni disponibili:
seleziono ciò che mi interessa, ad esempio la Cartografia tecnica regionale, e clicco 'Importa'.
Ora, nella schermata del comando, la riga in alto, che contiene le connessioni disponibili, riporta la scritta Cartografia tecnica regionale. Cliccando 'Connetti' appare l'elenco di informazioni in essa contenuta:

Seleziono il dato che mi interessa e clicco 'Aggiungi'. Mettendo in streaming il dato 'ctr10k' si ottiene una copertura dell'intera Toscana di questo tipo:
I dati sono in streaming da internet, con tutto ciò che ne consegue: posso visualizzarli da qualsiasi postazione, purché on line, senza caricarmi il computer di files, che però potrebbero essere eliminati dal server in qualsiasi momento.

lunedì 20 gennaio 2014

Metadati

I metadati stanno ai file geografici come i dati editoriali stanno ai libri.
Spesso i file viaggiano senza metadati, cioè senza informazioni su chi, come, quando e, soprattutto, perché è stato prodotto il dato. Questo significa lavorare su files di cui si ignora la qualità.
Fine del pistolotto.
In QGIS il metadato del file è accessibile direttamente dalla finestra 'Proprietà' del file caricato in mappa.

In ArcMap, invece, è necessario aprire il programma ArcCatalog sia per modificare i metadati, sia per visualizzarli. Ovviamente i metadati scritti su QGIS non sono visibili su ArcCatalog.
Chissà se c'è un modo per passare le informazioni da un programma all'altro...
Sui metadati direi che vince QGIS