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giovedì 28 novembre 2013

ArcGIS vs Qgis: Colore/1

Tentativo di confronto tra due software, montati sulla stessa macchina, aperti contemporaneamente.



Il secondo esperimento riguarda la 'vestizione' dei dati, precisamente la scelta dei colori.

L'interfaccia dei due software è un po' diversa, ma la logica è simile: sulla tabella delle 'Proprietà' si sceglie lo 'Stile' (Qgis) o la 'Simbology' (ArcGIS). A questo punto si può scegliere tra un gruppo di colori di default, o creare un proprio colore di proprio gusto.
La finestra di selezione colore di ArcGIS si chiude e non si lascia fotografare! Comunque, offre 120 colori tra cui scegliere. Se nessuno di questi dovesse piacere è possibile crearne uno nuovo.Qgis offre meno colori pronti, ma dà subito all'utente la possibilità di crearne di nuovi. Le finestre di dialogo appaiono un po' diverse ma la logica è simile: si può selezionare da un'immagine, oppure creare il colore tramite un codice numerico.
Esistono tanti codici numerici: CMYK, RGB, HSV; HEX o esadecimale. Più codici sono supportati e più è semplice scegliere un colore. Considerando che l'immagine da cui scegliere il colore è piccola, e che esistono tanti siti che generano codici di colori e palette, per me è comodo poter usare i codici colori.E qui c'è un piccolo limite di Qgis: supporta RGB e HSV. E basta. Mentre ArcGIS supporta CMYK, RGB e HSV. Inoltre ha uno sterminato elenco di colori in memoria. Il problema è che per qualche motivo i codici HSV vengono letti male da Qgis.Si 'gugli' codici colori e si prenda il primo sito che si apre, tipo codicicolori.com e si scelga un colore qualunque, ad esempio 'Amaranto'. Si inserisca il codice RGB del colore in Qgis (229 43 80): il colore è perfetto. Si inserisca il codice HSV dello stesso colore (348 81 90): non è lo stesso colore.



La creazione di un nuovo gradiente in ArcGIS è un po' meno macchinosa, rispetto a Qgis. Non è impossibile creare un nuovo gradiente, ma è un po' più complicato. Fin qui, vince ArcGIS.

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